Archives for Gennaio, 2011

IERI PARTIGIANI OGGI ANTIFASCISTI

  • Gennaio 31, 2011 22:38

In questi giorni stiamo assistendo alla solita campagna pubblicitaria per il corteo sulle foibe, organizzato, come ogni anno, da PDL, Giovane Italia e Casaggì -formazioni politiche dichiaratamente neofasciste-; unicamente in questa occasione i fascisti escono dalle fogne e fanno la loro passeggiatina in città, scortati da centinaia di agenti.

Loro parlano di foibe e di crimini del comunismo, dimenticandosi delle uccisioni e delle barbarie che precedentemente i fascisti italiani e jugoslavi hanno commesso nel ventennio contro le popolazioni slave, scordano spesso che i partigiani non sono equiparabili ai repubblichini, i primi morirono per la libertà, gli altri per la dittatura e per il fascismo; adesso, pur non rivendicando i morti e gli esuli dei territori friulani e sloveni, è bene ribadire che i partigiani titini combattevano contro le truppe fasciste e naziste, la sconfitta delle quali ha permesso l’abbattimento (almeno ufficialmente) della dittatura e che chiunque utilizzi questo avvenimento storico per legittimare politiche razziste e nostalgiche del ventennio fa del puro revisionismo storico.

Noi rifiutiamo queste logiche e continueremo a ribadire il valore dell’antifascismo in ogni nostro gesto quotidiano, non vogliamo delegare questa pratica a nessuno ma estenderla, continuando a lottare contro il fascismo.

Quest’anno inoltre abbiamo la “gioia” di accogliere anche il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, esponente del governo Berlusconi di un fascismo ormai istituzionalizzato.

Scenderemo in piazza il 5 febbraio a ribadire che l’antifascismo non è un valore perduto ma esiste e si inserisce nella nostra quotidianità; manifesteremo in strada contro questo governo che non ci rappresenta, contro il revisionismo storico e contro il fascismo che adesso ritroviamo nelle azioni squadriste contro i “diversi”, nella propaganda falsa e ingannevole e nei provvedimenti governativi.

CONTRO IL REVISIONISMO STORICO

CONTRO IL FASCISMO CON OGNI MEZZO NECESSARIO

CORTEO SABATO 5 FEBBRAIO

H 15.30 PIAZZA SAN MARCO

RIPARTIAMO DA ROMA, ASSALTIAMO IL CIELO

  • Gennaio 25, 2011 17:54

2 anni fa, il movimento greco si è radicalizzato, dopo l’assassinio di uno studente (Alexis) da parte della polizia, e lotta contro le politiche di austerity, imposte dalla Unione Europea, e contro una crisi che il sistema capitalistico e consumistico ripropone più dura di prima; la forbice dei tagli cala sulle teste dei cittadini, mentre le disuguaglianze tra ricchi e poveri aumentano.

Successivamente, Londra è stata sconvolta dagli studenti, che protestavano contro l’aumento delle tasse universitarie a 11.000 euro: viene assaltato il parlamento, il ministero dell’economia e la sede dei conservatori.

E anche in Italia la rabbia cresce e viene mostrata in strada nella grande manifestazione contro la fiducia a questo governo: Roma diventa un campo di battaglia, studenti, precari e lavoratori cercano di entrare nella piazza di Montecitorio, blindata fin dall’alba, e ne seguono violenti scontri. Piazza del Popolo è dei manifestanti che riescono, per molto tempo, a respingere i blindati, la rabbia tanto repressa in questi anni viene esteriorizzata e gli studenti, i terremotati dell’Aquila, gli abitanti di Terzigno, i lavoratori sfruttati per pochi euro al mese senza una casa e solo con un contratto precario, gli operai licenziati e quelli della Fiat sotto i ricatti di Marchionne e tutte le altre comunità in lotta diventano, per i media e per i politici, “black block” che assaltano le “povere” banche (le vere cause di questa crisi) e che sconvolgono la capitale senza motivo.

La crisi continua sempre più devastante e pesante sulle spalle degli studenti e dei lavoratori; anche in Nord Africa, in Algeria e in Tunisia, scoppiano rivolte e scontri per l’aumento dei generi di prima necessità e per la negazione del futuro ai giovani, la gente scende nelle strade e 4 manifestanti vengono uccisi dalla polizia in Algeria. In Tunisia, dopo più di 50 morti, il dittatore Ben Alì scappa, il regime cade ma le rivolte continuano come in altri paesi del Nord Africa; anche nei Balcani, in Albania, il popolo scende in strada a contestare il governo corrotto e autoritario, dalle finestre del palazzo governativo sparano sul corteo, 3 persone vengono uccise.

Adesso è il momento di scendere in piazza e portare per le strade quella voglia di sognare repressa da troppo tempo, di far ripartire una lotta che venga dal basso senza aiuti o compromessi con sindacati e partiti, di vivere pienamente questa vita. Continuiamo a lottare contro i tagli all’istruzione, contro una vita precaria, contro i lager democratici (CIE), contro i fascisti che picchiano i “diversi” per le strade, contro questo tipo di economia che porta i soldi solo ai padroni, contro i ricatti ai lavoratori, contro un sistema politico corrotto e che non ci rappresenta da tempo, contro una società che pensa solo e soltanto al profitto; ripartiamo da una concezione di lotta che mostri non il dissenso ma la possibilità di reagire uniti e convinti di poter cambiare il mondo e la sua economia sfruttatrice e ingiusta.

COLLETTIVO S.I.L. GIOVEDI’ 27 GENNAIO

ORE 14.30 AULA AUTOGESTITA

28 GENNAIO SCIOPERO GENERALE

CORTEO DI STUDENTI E LAVORATORI

ORE 9.30 PIAZZA SAN MARCO

collettivo S.I.L.

TANTI POPOLI UN’UNICA SOLIDARIETÀ

  • Gennaio 14, 2011 18:28


La tortura, l’isolamento, la detenzione in carceri di massima sicurezza sono pratiche che è costretto ad affrontare in ogni parte del mondo chi subisce la detenzione politica. Sono misure il cui fine è quello di far tacere la lotta e la resistenza dei popoli, dei lavoratori e degli studenti, di chi si ribella all’occupazione militare, allo sfruttamento e al modo di produzione che oggi ci viene imposto, il cui ulteriore obiettivo è quello di estendere la sofferenza ai familiari, agli amici dei prigionieri ed impedire o limitare la solidarietà in una cinica e fredda visione della vendetta politica. Non fa eccezione l’Italia con il 41bis per i “politici” e il nuovo circuito di Alta Sicurezza che sancisce l’isolamento dei prigionieri dai detenuti comuni e la loro ulteriore suddivisione in base all’appartenenza politica. In particolare è nostra intenzione esprimere la solidarietà ai più di 700 prigionieri politici baschi dispersi nelle carceri spagnole e francesi perché protagonisti della lotta per l’indipendenza e il socialismo in corso in Euskal Herria, a Roberto Martino, Segretario Generale del Movimento Teresa Rodriguez, arrestato in occasione degli scontri avvenuti in Argentina davanti all’ambasciata israeliana, a Ahmad Sa’adat, leader del Fronte Popolare per la liberazione della Palestina arrestato nel 2008 e attualmente detenuto in isolamento nella prigione di Ramon nel deserto del Naqab e ai 5 eroi cubani ancora rinchiusi nelle carceri statunitesi.

CORTEO SABATO 15 GENNAIO

ORE 15.00 PIAZZA SANTISSIMA ANNUNZIATA


SOLIDARIETA’ A TUTTI I MANIFESTANTI IN TUNISIA e ALGERIA

  • Gennaio 12, 2011 13:05

In entrambi i paesi da dicembre molte persone (per lo più giovani) sono scesi per strada contro l’aumento dei generi di prima necessità e contro un sistema che non per permette ai giovani di trovare un lavoro, di permettersi una casa e di vivere degnamente. In Tunisia inoltre la società sta protestando contro questo governo tirannico e autoritario che usa la repressione come unica arma contro questo grande movimento popolare; nella capitale, Tunisi, è stato anche posizionato l’esercito nei punti nevralgici e più importanti. Ci sono stati scontri con la polizia che per “legittima difesa” ha aperto il fuoco ad altezza uomo, 4 persone sono state uccise in Algeria e più di 50 in Tunisia.

ESPRIMIAMO LA NOSTRA SOLIDARIETA’ ALLE PERSONE SCESE NELLE PIAZZE CHE HANNO PORTATO IN STRADA QUELLA RABBIA NECESSARIA PER CAMBIARE QUESTO SISTEMA ECONOMICO CHE PORTA AI POTENTI SEMPRE PIU’ RICCHEZZA E AGLI ALTRI SOLO POVERTA’ E MISERIA.