DE CORATO E SANTANCHE’, FUORI LA MERDA DALL’UNIVERSITA’
Sentendo vicino l’odorino della sconfitta e il tanfo da basso impero del governo Berlusconi, i giovani ragazzi “antidegradoeinsihurezza” del PDL, tali Studenti per la Libertà hanno pensato bene di trasformare il Polo di Novoli in una scintillante passerella per “nuovi” e intriganti personaggi di spicco della destra fascista, riammodernata prima AN, poi PDL e LA DESTRA.
Questi loschi figuri sono molto noti nell’ambiente per la loro spiccata filantropia, tali Santanchè, colei che “sono orgogliosa di essere fascista”, e un certo, meno noto, De Corato, ex Vice Sindaco di Milano, durante il periodo Moratti, con delega, per l’appunto, alla sicurezza, famoso per le sue affermazioni sull’immigrazione e sull’Islam, degni della peggior feccia xenofoba.
Ribadiamo con forza alla città e a questi rigurgiti del ventennio, che qui a Firenze per loro non ci sarà mai posto, come non c’è mai stato, e che ostacoleremo in tutti i modi i comizi che questi razzisti proveranno a fare, sparando a zero su migranti e fasce deboli della società fomentano l’odio tra poveri tanto utile per le loro malefatte squadriste, specie all’ interno delle università, luogo in cui, dovrebbe avvenire la nostra formazione.
NESSUNA TOLLERANZA PER GLI INTOLLERANTI
25 NOVEMBRE POLO DI NOVOLI ORE 9.30
ATRIO D4
COMUNICATO PER I GIORNALI
Siamo gli studenti del Liceo Michelangelo, denunciati dal Preside per interruzione di pubblico servizio in seguito all’occupazione del 19 ottobre 2010.
Con la presente vogliamo specificare i motivi della nostra protesta nata come risposta alla tendenza degli ultimi governi ( purtroppo, sia di destra che di sinistra ) a considerare la scuola e l’istituzione pubblica come “ spese da tagliare “ nei bilanci di governo.
L’ultima occupazione nasce come contestazione alla riforma Gelmini.
Al Liceo Michelangelo, come in molte altre scuole di Firenze, la maggior parte degli studenti presenti ha deciso che la linea di protesta da seguire fosse quella dell’ occupazione al fine di creare, all’interno dell’istituto, una didattica alternativa, mirata ad analizzare il periodo contemporaneo e gli argomenti che ritenevamo più significativi, chiaro messaggio di una decisa presa di posizione culturale necessaria in Italia per cambiare lo stato attuale delle cose.
A tutto ciò il Preside ha risposto con 22 denunce agli studenti, in maniera del tutto arbitraria e oltretutto senza criterio: si è proceduto con azioni legali basate sul “sentito dire”, senza reali testimonianze.
Negli anni precedenti la reazione del Dirigente scolastico era stata – in occasione di simili proteste – sempre di tipo disciplinare ( sospensioni, ore extra scolastiche ). Il Preside del liceo Michelangelo è stato l’unico, su tutte le scuole di Firenze, a rivolgersi al Tribunale.
In questi giorni di tensione la presenza del Preside all’interno dell’edificio scolastico è quasi sempre mancata, sicuramente per i molti impegni che il medesimo ha tra la presidenza della scuola media Verdi e l’Associazione Presidi Toscana.
Tra i nomi dei denunciati compaiono persone che non erano all’interno della scuola la mattina dell’occupazione e persone fisicamente incapaci di bloccare la didattica, moltissimi i minorenni.
A quanto risulta il Preside ha ritenuto di individuare 22 allievi su diverse centinaia di studenti partecipanti all’assemblea soltanto sulle indicazioni sommarie e decisamente superficiali di alcuni professori o di alcuni bidelli.
Bisogna ricordare che non c’è stata una significativa interruzione del pubblico servizio in quanto tutti gli studenti che hanno voluto hanno potuto svolgere regolarmente le lezioni,questo è testimoniato sia dai registri firmati dai professori e sia da un comunicato sulla pagina web dell’istituto datato 19 Ottobre in cui lo stesso dirigente scolastico affermava che le lezione si erano svolte normalmente.
Vorremo aggiungere inoltre che il preside avrebbe dovuto chiamare immediatamente le forze dell’ordine le quali sarebbero intervenute tempestivamente ,se ci fosse stato davvero un pubblico servizio interrotto.
COMUNICATO IN SOLIDARIETA’ AI PROFESSORI
Lo sceriffo della legalità
Oggi sulla Nazione è apparsa una lettera di Massimo Primerano, preside del liceo classico Michelangiolo, nella quale sparava contro tutto e tutti, compreso i professori.
Egli afferma che i professori non lo abbiano aiutato nella “ricerca all’occupante” messa in atto durante l’occupazione e dopo la fine della stessa e inoltre si proclama unico difensore della legalità nella scuola.
Tutto questo è ancora una volta falso: alcuni professori hanno dato i nomi dei loro alunni presenti all’occupazione al preside per punirli con una denuncia per interruzione di pubblico servizio.
Ribadiamo quindi che le lezioni si sono svolte regolarmente e che il reato dunque non può sussistere; nella lista dei denunciati, vi sono persone che non hanno nemmeno partecipato all’occupazione (uno era addirittura fuori Firenze) e altre che sono quelle più in vista e più attive politicamente all’interno della nostra scuola.
Conosciamo i metodi usati dal preside: nel 2008, due ragazze hanno ricevuto una sospensione che fu poi revocata perché non erano state seguite le procedure necessarie e ora tira fuori le denunce.
Inoltre, a differenza di quanto afferma Primerano, molti professori, pur avendo poche ore di lezione, insegnano e portano avanti i valori e gli ideali che la Cosituzione italiana sostiene.
Proprio lui parla di legalità quando, presentandosi alle scorse elezioni comunali nella lista di Renzi, ha mandato a tutti i genitori degli studenti del Michelangiolo una mail, dove invitava a votarlo -atto assolutamente illegale-.
Esprimiamo dunque solidarietà ai professori, nonostante le differenti concezioni di lotta e con la volontà di combattere insieme, quando necessario, pur pensando che le lotte studentesche e dei docenti siano difficilmente unibili poiché avvengono su due piani totalmente diversi.
Ribadiamo il nostro dissenso alla campagna giornalistica di Primerano, alle ventidue denunce e alla repressione quotidiana, portata avanti come arma intimidatoria.
collettivo S.I.L.
riflessioni post-corteo
Manifestazione abbastanza partecipata (2500 per la questura; 5000 per la cgil) ma troppa musica durante il corteo.
I cortei devono essere una manifestazione della propria rabbia, non una cosa dove gente balla ed è contenta; bisogna ripartire da qui e migliorare la nostra presenza in piazza con un solido spezzone che dall’inizio alla fine porti contenuti politici e lancia cori, esteriorizzando la propria rabbia.
Buone le iniziative davanti al liceo michelangiolo, dove stati attaccati 2 striscioni “Primerano, la tua repressione non fermerà la nostra lotta” e “ci volete servi, ci avrete ribelli” e dei volantini “Primerano attenzione, le nostre idee sono più forti delle tue denunce”.
“Primerano pezzo di merda” è stato urlato dal corteo sotto il miche contro le denunce ai 22 studenti e contro la repressione usata come arma intimidatoria per le persone più attive all’interno della scuola; proprio su questo troviamo un articolo della nazione (i soliti giornalisti servi):
http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2010/11/18/416258-scuola_piazza_offese.shtml
in questo, troviamo politici sia della destra che della sinistra, anzi del pd (non può esser definito di sinistra), che esprimono la solidarietà al Primerano, preside che ha denunciato 22 studenti per interruzione di pubblico servizio, nonostante le lezioni si siano svolte regolarmente.
Tra questi, vi sono persone che non hanno nemmeno partecipato all’occupazione (uno era addirittura fuori Firenze) e altre che sono quelle più in vista e più attive politicamente all’interno della nostra “bellissima” scuola, composta solo da persone menefreghiste e indifferenti.
Conosciamo i metodi usati daMax: nel 2008, ha sospeso 2 ragazze (la sospensione fu poi revocata perché non a norma), l’anno scorso, messo vari 5 in condotta e ora tira fuori le denunce.
“Il sindaco Renzi ha espresso solidarietà al Primerano per gli attacchi subìti”.
ricordiamo che Max, presentandosi alle elezioni comunali nella lista renziana, ha mandato a tutti i genitori dei michelangiolini una mail dove invitava a votarlo: atto assolutamente illegale.
Dobbiamo reagire a questa ennesima provocazione con una risposta decisa e forte che faccia capire al preside che le sue denunce e la sua repressione quotidiana non fermerà le nostre lotte e che lotteremo sempre e comunque nonostante le sue intimidazioni.
Massimo just FAILED a job in FarmVille! Oh No!
FUCK YOU, MAX and your SCHOOL ville!!!
P.S. Attento al podere.
Manifestazione Studentesca 17/11: GENERALIZZIAMO LA LOTTA!
Il 17 novembre è la giornata mondiale dello studente e del diritto allo studio. Diritto che, dalla riforma Gentile a oggi, stanno continuando a ledere e di cui vogliono evidentemente privarci.
E’ ora di abbandonare l’idea che lo studente è solo studente. Noi siamo studenti, ma siamo prima di tutto persone, e viviamo in una società che parallelamente all’istruzione va ad attaccare tutti i diritti collettivi fondamentali.
Oggi lottiamo perché non ci garantiscono una scuola pubblica, di massa, laica, ma domani ci troveremo costretti a lottare per un lavoro sicuro, senza contratti che ci rendano precari a vita, senza cassa integrazione, e per l’apparente banalità di quattro mura e un tetto accessibili a tutti.
Accorciamo i tempi, per il nostro oggi e il nostro domani.
Basta distinzioni tra studenti, lavoratori, e ogni categoria oppressa!
MANIFESTAZIONE STUDENTESCA
MERCOLEDI’ 17 NOVEMBRE ORE 9 IN SAN MARCO
GENERALIZZIAMO LA LOTTA!
50 mila studenti inglesi assaltano il palazzo dei conservatori
L’Inghilterra si sta svegliando?
Gli studenti, quantomeno, sembrano aver deciso che la misura è colma. Ieri in piazza a Londra sono scesi a decine di migliaia (cinquantamila, dicono le fonti di stampa), per protestare contro i tagli al welfare annunciati dal governo di David Cameron; è stata assalita la sede del partito conservatore che è stata brevemente occupata e ne sono quindi seguiti scontri con la polizia. Gli studenti sono saliti sul tetto dell’edificio, da dove hanno lanciato oggetti contro gli agenti. Ci sarebbero anche alcuni feriti, mentre i tories sostengono che la loro sede è stata danneggiata. I dirigenti della Nsu, il “sindacato studentesco” si sono dissociati dagli episodi più violenti, ma è chiaro che la maggior parte degli studenti invece li condivide. Non c’è da meravigliarsi, d’altra parte: nel tremendo piano di selvaggia “austerità” annunciato da Cameron solo pochi giorni fa, l’università è una delle istituzioni che subisce i peggiori colpi, con un drastico taglio del sussidio statale agli studenti e di conseguenza un pesante aumento dei costi che questi devono sostenere per frequentare (fino a 11 mila euro all’anno per l’università).
presidio di solidarietà ai migranti bresciani e milanesi
PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ AGLI IMMIGRATI IN LOTTA E AI COMPAGNI CARICATI
In un paese dove i padroni licenziano gli operai in nome della crisi, i neofascisti riescono dalle loro fogne, la polizia e lo stato denuncia e reprime, gli immigrati stanno lottando per una dignità, per una vita migliore e per un foglio di carta che è l’unica risorsa per rimanere in questo “bel paese”.
Rischiano la vita, sperando di poter entrare in Italia e percorrono chilometri nel deserto e in mare per scappare dalla guerra, dalla povertà e dalla morte, che producono e vogliono i paesi occidentali.
Nel caso migliore, i padroni li sfruttano e li ricattano, lo stato li fa pagare migliaia di euro per avere il permesso di soggiorno che spesso non è in regola; in quello peggiore, vengono sbattuti in un CIE- lager democratico-, imbottiti di psicofarmaci e sonniferi, picchiati e, dopo 6 mesi di prigionia, rimandati a morire nel loro paese.
Per questo, 10 giorni fa, 6 immigrati, da anni residenti in Italia, sono saliti su una gru nel centro di Brescia e, una settimana dopo, altri 5 migranti in solidarietà si sono stabiliti su una ciminiera; a Brescia, la polizia ha caricato e arrestato i compagni in presidio permanente di solidarietà.
Ribadiamo il nostro dissenso alla costruzione di un CIE in Toscana e lottiamo a fianco dei migranti per la chiusura di tutte queste vere e proprie galere.
PRESIDIO DI SOLIDARIETA’
VENERDI’ 12 NOVEMBRE ore 17.30
davanti alla prefettura (via cavour)
presidio 5 novembre ore 15.00 sotto il Miche
RIMPIANTI FORSE,
MA IN OGNI CASO NESSUN RIMORSO
Tutto è cominciato il bel pomeriggio del 18 ottobre quando in una assemblea pomeridiana il Michelangiolo ha deciso di occupare; sebbene gli studenti presenti fossero una minoranza, la decisione presa è stata questa.
Il giorno dopo abbiamo tentato di bloccare la didattica ma pur di avere accesso alla scuola preside, professori e personale ATA in sede sono entrati dalla porta della scuola elementare,mentre in succursale è stata presa a picconate una finestra. Lo stesso giorno Primerano ha provato ad intimidire i suoi studenti. Chi avesse partecipato, fosse stato identificato, avrebbe subito una denuncia.
Queste minacce sono state fatte in moltissime occasioni, in una delle quali gli è stato detto chiaramente che è un buffone e un bugiardo, sorpreso ad intimidire delle ragazze di quarta.
Ci hanno accusato di aver devastato la scuola ma non sono stati fatti danni ed ora ci ritroviamo a dovere affrontare denunce per interruzione di pubblico servizio,reato che ci è stato impedito di commettere, visto che le lezioni nei due giorni di occupazione si sono svolte regolarmente.
È la prima volta che in una scuola accade una cosa del genere,per cui gli studenti si troveranno a subire denunce penali per un blocco della didattica che non è mai avvenuto, richiedendo nelle classi i nomi degli occupanti ai loro amici.
Fin dall’inizio dell’anno ci è apparso chiaro come il preside la pensasse visto che,vorremmo capire con quale legittimità, è andato nelle quarte ginnasio a dire di stare attenti a quelli del collettivo e che potrebbero essere male influenzati.
È chiaro che persone con una coscienza critica e che portano avanti una lotta auto-organizzata non sono bene accette, ce le ricordiamo ancora le sospensioni di due anni fa. Naturalmente l’obiettivo di queste denunce è di frenare e reprimere chi ha provato a esprimere una voce fuori dal coro visto che l’autogestione di quest’anno,si può definire in tutti i modi tranne che come una pratica di lotta.
Gli studenti denunciati sono 22 e possiamo garantire che non saranno certo delle accuse infondate a fermarci, ma anzi siamo ancora più arrabbiati di prima, di fronte ad una società che non fa altro che reprimere ed emarginare chi lotta. Non accettiamo che vengano presi provvedimenti penali nei confronti di 22 persone che non rappresentano gli occupanti ma i soggetti più in vista e più attivi,che in questa occupazione ci hanno creduto e continueranno a crederci
LA VOSTRA REPRESSIONE NON CI FA PAURA
LA NOSTRA LOTTA SARA’ SEMPRE PIU’ DURA
PRESIDIO VENERDÌ 5 NOVEMBRE
ORE 15.00 DAVANTI AL LICEO MICHELANGIOLO
VIA DELLA COLONNA 9
Corteo Studentesco 8/10 – RILANCIAMO LA MOBILITAZIONE!
Non sei un servo e non fai comodo, lo sai, perché tu porti in mezzo ai banchi la lotta che non si fa mai.
Quest’anno abbiamo visto gli effetti dell’attacco sferrato dal ministro della pubblica (D)istruzione nel 2008, che ha portato alla già spoglia e logora scuola pubblica tagli ai fondi per 8,3 miliardi di euro (siamo al penultimo posto della classifica dei paesi OCSE per i fondi destinati all’istruzione), imponendo l’eliminazio…ne di classi, corsi serali, laboratori, e il licenziamento di personale ATA e insegnanti.
I più colpiti sono gli istituti professionali e tecnici che si trovano in una grave situazione di disagio, con orari disumani e mancanza dei materiali indispensabili per lo svolgimento delle attività specifiche dell’indirizzo.
E’ in questo modo che da trent’anni l’alternarsi di governi sia di destra che di sinistra ha portato avanti una politica di tagli, tesa all’impoverimento della scuola pubblica a vantaggio di quella privata a cui vengono destinati 532 milioni di euro ogni anno.
Tutto ciò nell’ottica di limitare l’insegnamento all’apprendimento di sole nozioni, ostacolando lo sviluppo di una coscienza critica.
Riflesso di questo è la mancanza di spazi di confronto, aggregazione e dibattito, sia durante le ore di insegnamento sia nel pomeriggio, momento nel quale è negata ogni attività extrascolastica organizzata dagli studenti.
Non a caso la provincia rivaluta e promuove la creazione di associazioni apolitiche, che diventano l’unico mezzo per usufruire degli spazi scolastici: palese tentativo di eliminare i collettivi, ultimi baluardi della lotta politica nelle scuole.
Questo impoverimento culturale anestetizza noi futuri cittadini e ci rende indifferenti alle politiche e alle scelte dei pochi “governanti”, che di democratico mantengono solo l’apparenza, portandoci ad accettare ed adeguarci ad una società fondata su uno stereotipo di individualismo, competitività e culto del successo.
Di conseguenza siamo diventati impassibili di fronte al lavoratore precario e sfruttato che non arriva a fine mese, all’immigrato che viene rinchiuso in un CIE (veri e propri lager democratici), all’omosessuale discriminato e picchiato, alla tolleranza verso movimenti e politiche neofasciste e alla repressione nei confronti di chi si oppone.
Per cambiare e invertire questa tendenza dobbiamo partire da un nuovo concetto di scuola, basata sullo sviluppo della coscienza critica dello studente e non sul suo futuro lavorativo.
Non devono esistere scuole di serie A (i licei) e scuole di serie B (gli istituti tecnici e professionali).
Vogliamo l’abolizione dei fondi destinati alle scuole private, alla costruzione di nuovi CIE, alle spese militari, a favore di una nuova scuola pubblica.
Rilanciamo un nuovo anno di lotta, che si muova in modo autonomo a fianco di tutte le categorie che questa società, come noi, la subiscono!
CORTEO STUDENTESCO
VENERDI’ 8 OTTOBRE ORE 9 PIAZZA S.MARCO
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